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Qualcuno conosce la IATI? Perché parlano di albo professionale dei traduttori?
Thread poster: Giuseppina Gatta, MA (Hons)
Lisanzio
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Nuovo del forum Mar 22, 2011

Ciao Mariella, me ne sono accorto ma sono nuovo del forum e volevo dire la mia!

 
Laura Fenati
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albo traduttori/interpreti Mar 24, 2011

Purtroppo l'istituzione dell'albo/ordine è tuttora una pia illusione e non fatevi confondere da definizioni più o meno uguali abbinate a corsi, istituti e quant'altro. Se volete documentarvi presso un'associazione, ALTRINIT, che da anni si batte per questo problema, andate al sito www.altrinit.org.

 
gianfranco
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Distinzione tra 'sistema ordinistico' e 'albo per il servizio al pubblico' Mar 24, 2011

Laura Fenati wrote:

Purtroppo l'istituzione dell'albo/ordine è tuttora una pia illusione e non fatevi confondere da definizioni più o meno uguali abbinate a corsi, istituti e quant'altro. Se volete documentarvi presso un'associazione, ALTRINIT, che da anni si batte per questo problema, andate al sito www.altrinit.org.


Per essere precisi, anche l'istituzione di un sistema ordinistico, come descritto nella proposta di legge che e' il cavallo di battaglia di altrinit, è una pia illusione.
Altrinit sta ancora li, a frustare lo stesso cavallo morto da quattro anni... senza ottenere niente, a parte essere convocati ad una riunione - di cui non siamo stati neppure informati bene - in cui si sono presentati alla commissione parlamentare come sedicenti 'rappresentanti' della categoria'.
Ma come? a nome di chi? e con quale dirittto? ma siamo matti davvero?

Un albo, bisogna dirlo, ovvero un qualche sistema di certificazione (da non confondere con l'ordine, come fanno in altrinit!!!) sarebbe anche utile per filtrare l'accesso ad alcuni tipi di lavori, e sarebbe un'altra faccenda.
Sarebbe più semplice, più utile e più rapido da realizzare, e sarebbe soprattutto auspicabile per lavori delicati effettuati per conto degli utenti di tribunali, ospedali, polizia e in generale per enti pubblici e servizi resi ai loro utenti, quando tali utenti non sono liberi o non sono in condizione di scegliere da sé il professionista incaricato. E solo per questo!

Per il mercato privato invece non serve neppure un albo, e la sua esistenza non avrebbe alcun effetto positivo o negativo. Al massimo ci sarebbero delle ricadute indirette, nel senso che gli eventuali iscritti a tale albo (iscritti per i motivi di cui sopra) ne ricaverebbero indirettamente anche un beneficio d'immagine, in quanto la loro iscrizione risulterebbe gradita anche dai clienti di altri tipi di servizi.
Ma questo sarebbe un effetto secondario, marginale e non negativo, della creazione di un albo di traduttori verificati, non del muffoso sistema ordinistico proposto. Non confondiamo i due istituti.
Chiaro il concetto?

In sostanza, un ordine non serve a niente, specie se tale struttura centralizzata viene imposta all'intero settore, incluso il vasto mercato privato delle traduzioni, inoltre non esiste in nessun altro paese al mondo, e difatti la sua istituzione non viene ottenuta in Italia, nonostante se ne parli da decenni. E per buoni motivi, direi...
Gli albi professionali per traduttori, invece, esistono in molte varianti e in molti paesi al mondo.

Forse un giorno ne nascerà uno anche in Italia, potrà essere gestito da una o anche da più di una associazione, ma e' errato forzare il concetto che un tale albo debba essere associato ad un istituto ordinistico di tipo statale o ministeriali (come proposto).


saludos
Gianfranco



[Edited at 2011-03-24 17:00 GMT]


 
gianfranco
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Distinzione tra un vero 'albo professionale' e l'albo IATI Mar 24, 2011

Per tornare al tema di cui si parla in questa discussione, mi sembra evidente che questa IATI giochi ad arte con le parole, e in diversi modi.

Fanno dei corsi di traduzione ma li chiama Master (in modo improprio), tiene un elenco dei propri ex-studenti ma lo chiama Albo (anche questo in modo improprio) e sospetto che anche il nome sia una furbata per confondersi con l'AITI, fino al punto che per ottenere il proprio scopo viene usato un nome per metà in inglese e per metà in italia
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Per tornare al tema di cui si parla in questa discussione, mi sembra evidente che questa IATI giochi ad arte con le parole, e in diversi modi.

Fanno dei corsi di traduzione ma li chiama Master (in modo improprio), tiene un elenco dei propri ex-studenti ma lo chiama Albo (anche questo in modo improprio) e sospetto che anche il nome sia una furbata per confondersi con l'AITI, fino al punto che per ottenere il proprio scopo viene usato un nome per metà in inglese e per metà in italiano.

Il loro albo non ha assolutamente niente di ufficiale e non abilita a niente, se non a dire che i suoi membri hanno seguito un corso di traduzione a distanza, tenuto da un professore o ex-professore in pensione, forse per passione o per mantenersi attivo, e arrotondare la pensione.

Niente di illegale, per carità, ma niente di ufficiale o certificato, e un po' furbo nei nomi usati.


saludos
Gianfranco
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Stefania Scodrani
Stefania Scodrani
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Bonne chance Luca ! Apr 4, 2011

Che bello vedere qualcuno che la pensa come me

Se vuoi la mia esperienza, a distanza di 5 anni (tanto è passato da quanto ho postato il mio primocommento) , ti posso consigliare di seguire il corso/master, chiamalo come vuoi. A me è servito, pur essendo laureata in traduzione e interpretariato, perché non si finisce mai di imparare soprattutto all'inizio.

E' vero, la fee è onerosa, ma puoi essere sicu
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Che bello vedere qualcuno che la pensa come me

Se vuoi la mia esperienza, a distanza di 5 anni (tanto è passato da quanto ho postato il mio primocommento) , ti posso consigliare di seguire il corso/master, chiamalo come vuoi. A me è servito, pur essendo laureata in traduzione e interpretariato, perché non si finisce mai di imparare soprattutto all'inizio.

E' vero, la fee è onerosa, ma puoi essere sicuro che sarai seguito.
Da persona intelligente hai ben capito che non è un "centro per l'impiego", che l'albo è interno, che è IATI non è AITI, ecc.
Confermo pienamente ciò che Silvia Barra ha scritto: http://fra.proz.com/forum/italian/129838-iati_cosa_ne_pensate.html

E proprio come te, anch'io ho sentito "l'astio" delle persone che scrivevano; per questo ho lasciato perdere e non ho più partecipato al forum.

Quindi buona fortuna per questa nuova avventura e torna presto negli U.S.A!

Stefania
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Roberto Popolizio (X)
Roberto Popolizio (X)
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pochi corsi online in realtà Mar 3, 2015

Ritiro fuori questa vecchia discussione per porre un mio personale punto di vista e chiedere il vostro parere anche: sto cercando un corso professionale (avevo già scritto un thread su questo forum, ma senza gran successo), rigorosamente online perché vivo all'estero e non ho trovato nient'altro che questa IATI e la scuola di Pescara. Questo mi sembra un motivo per il quale non mi pare che questo sig. D'Aurizio stia facendo niente di moralmente discutibile. Se poi conoscete alternative online ... See more
Ritiro fuori questa vecchia discussione per porre un mio personale punto di vista e chiedere il vostro parere anche: sto cercando un corso professionale (avevo già scritto un thread su questo forum, ma senza gran successo), rigorosamente online perché vivo all'estero e non ho trovato nient'altro che questa IATI e la scuola di Pescara. Questo mi sembra un motivo per il quale non mi pare che questo sig. D'Aurizio stia facendo niente di moralmente discutibile. Se poi conoscete alternative online per piacere fatemi sapere, sono alla ricerca da molto tempo ormai.
Ho provato a contattare questa IATI e nessuno mi ha mai detto che mi troveranno lavoro e nemmeno me lo sarei mai aspettato. Fare i furbi con le parole poi, chi non lo fa? Tutto quel che offrono è scritto sul sito, bisogna leggere attentamente e con occhio sempre un po' malfidato credo.
Con tutto questo non voglio certo difendere nessuno, questi fanno il loro mestiere e offrono qualcosa che, almeno fino ad ora, ho trovato solo da un'altra parte e prezzo maggiorato. Ragion per cui non vedo perché definirli dei "furbi", sono come tutti gli altri mi pare e, se conoscete qualcuno che offre di meglio, vi prego ancora fatemi sapere: ho iniziato da poco e quasi per caso e mi piace molto, voglio studiare e se un'università offrisse un corso di studi online ci penserei volentieri, ma al momento davvero non mi sembra che ci sia nessun altro a parte questo professor D'Aurizio che offra lezioni online. Ovvio che non mi daranno niente altro che un attestato di frequentazione, ma per molti come me sarebbe comunque un'ottima possibilità che nessun altro sembra offrire nel bel paese. Ancora una volta, aiutatemi a trovare di meglio, tutto quel che ho letto qui mi fa capire che ci dovrebbero essere decine di corsi online molto validi e più economici.
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dropinka (X)
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Master ICoN Mar 3, 2015

Se non sbaglio c'è questo:

http://www.mastertraduzionespecialistica.it/


 
Aur
Aur
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salve Mar 21, 2017

volevo dire che all'epoca pensavo fosse richiesto il diploma della scuola di traduttori ed interpreti, ma poi mi sono iscritta all'elenco Ctu con le mie lauree (che non sono in traduzione ed interpretariato) ed ad oggi sono ben 5 anni che collaboro coi tribunali e le procure. Però mi sto inquietando a causa di una notizia, ripresa a più non posso da un certo andrea blogger, traduttore e giornalista del fattoquotidiano. Questo ti... See more
volevo dire che all'epoca pensavo fosse richiesto il diploma della scuola di traduttori ed interpreti, ma poi mi sono iscritta all'elenco Ctu con le mie lauree (che non sono in traduzione ed interpretariato) ed ad oggi sono ben 5 anni che collaboro coi tribunali e le procure. Però mi sto inquietando a causa di una notizia, ripresa a più non posso da un certo andrea blogger, traduttore e giornalista del fattoquotidiano. Questo tizio è venuto a scrivere anche su FB, riportando l'inchiesta fatta da Report su quei cinesi che venivano chiamati a tradurre in udienza, interrogatori etc....ed hanno causato errori giudiziari perché NON parlanti quello specifico sottodialetto della cina, stessa storia per una bengalese condannata all'ergastolo a causa di una connazionale che parlava un DIALETTO diverso. Insomma un reportage parecchio tendenzioso e per molti aspetti falso che sta dando man forte a lobbisti ed affaristi di ogni tipo che hanno trovato anche un'alleata in politica :
La prima luce verde per un registro nazionale di traduttori e interpreti
28 Febbraio 2014
La Camera dei Rappresentanti sessione plenaria ha approvato il disegno di legge del deputato Sonja Becq (CD & V), che consente la creazione di un registro nazionale di traduttori e interpreti presso i tribunali. La proposta passa ora al Senato. L'approvazione è un passo nella direzione di una maggiore certezza per i contendenti stranieri e uno stato corretto per traduttore giurato e interprete. L'approvazione non sembra un giorno troppo presto a venire. Tribunali interpretare e risparmia su tutti i lati di allarme. "Non può essere giusto che il giudice rapidamente come un usciere giura per ottenere una sentenza o di un interrogatorio di un sospetto interpretato

FACCIAMOCI SENTIRE ! ALZIAMO LA VOCE contro queste proposte ridicoli ed indecenti !
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María José Iglesias
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In che senso alzare la voce contro proposte indecenti? Mar 23, 2017

Buongiorno Aur,

non ho capito francamente il senso del tuo post, fra l'altro inserito in un topic aperto nel 2004 che girava attorno a un argomento completamente diverso.

In Italia non esiste un albo professionale di traduttori, nel senso di un ordine professionale, visto che comunque il nostro lavoro non è limitato ai confini locali. I vari Tribunali, tuttavia, hanno un elenco di traduttori iscritti all'albo dei periti, nella categoría traduttori e interpreti. Quindi
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Buongiorno Aur,

non ho capito francamente il senso del tuo post, fra l'altro inserito in un topic aperto nel 2004 che girava attorno a un argomento completamente diverso.

In Italia non esiste un albo professionale di traduttori, nel senso di un ordine professionale, visto che comunque il nostro lavoro non è limitato ai confini locali. I vari Tribunali, tuttavia, hanno un elenco di traduttori iscritti all'albo dei periti, nella categoría traduttori e interpreti. Quindi non so niente di quella proposta di legge a cui accenni che propone qualcosa che c'è già in Italia.

Fino a non tanto tempo fa, in molti Tribunali italiani chiunque si assumesse la responsabilità per una traduzione poteva asseverarla. Si sono verificati in questi anni tanti casi di traduzioni mendaci, dichiaranti il falso, che hanno interessato la Procura della Repubblica presso i vari Tribunali italiani. E questo non è tendenzioso, è la pura realtà. Per questo motivo, in molti Tribunali si è adottata la misura di far asseverare solo determinati soggetti, ovvero:

- traduttori CTU iscritti all'albo del Tribunale
- traduttori iscritti al Ruolo dei Periti ed Esperti della Camera di Commercio
- traduttori iscritti ad associazioni e registri nazionali di rilevanza pubblica (AITI, ANITI, Unilingue, Federlingue)

Del resto, quando le traduzioni sono eseguite in Italia, tanti Paesi del mondo richiedono che a firmare la traduzione sia un traduttore iscritto, non chiunque.

Francamente trovo abbastanza logico che le traduzioni ufficiali possano essere firmate e timbrate solo da traduttori professionisti che dimostrino la loro qualità, vista la responsabilità che con il giuramento di una traduzione il traduttore stesso assume.

Detto ciò, non ho capito per nulla il significato di quest'ultima parte del tuo post, fra l'altro scritta in modo sgrammaticato.


L'approvazione è un passo nella direzione di una maggiore certezza per i contendenti stranieri e uno stato corretto per traduttore giurato e interprete. L'approvazione non sembra un giorno troppo presto a venire. Tribunali interpretare e risparmia su tutti i lati di allarme. "Non può essere giusto che il giudice rapidamente come un usciere giura per ottenere una sentenza o di un interrogatorio di un sospetto interpretato
FACCIAMOCI SENTIRE ! ALZIAMO LA VOCE contro queste proposte ridicoli ed indecenti !


Quello che sarebbe invece auspicabile è che le associazioni di categoria si muovessero presso il Ministero, in modo che noi potessimo firmare e timbrare le nostre traduzioni seduti comodamente nel nostro ufficio senza perdere così tanto tempo nelle cancellerie del Tribunale, peraltro sempre più in difficoltà per la mancanza di personale. Come in altri Paesi, basterebbe che il traduttore professionista che ha dimostrato le proprie qualità e competenze, depositasse presso un ufficio pubblico la propria firma. Se uno risulta iscritto non occorrerebbe andare in Tribunale a fare niente. Ciò comporterebbe modificare anche la legge sulle marche da bollo, che se non vogliono togliere dalle traduzioni giurate, almeno potrebbero essere pagate in modo virtuale.

Saluti
María José Iglesias

[Modificato alle 2017-03-23 09:59 GMT]
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Magdalena Legerska Brighetti
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Sarebbe davvero una gran bella cosa Mar 23, 2017

María José Iglesias wrote:

Buongiorno Aur,

non ho capito francamente il senso del tuo post, fra l'altro inserito in un topic aperto nel 2004 che girava attorno a un argomento completamente diverso.

In Italia non esiste un albo professionale di traduttori, nel senso di un ordine professionale, visto che comunque il nostro lavoro non è limitato ai confini locali. I vari Tribunali, tuttavia, hanno un elenco di traduttori iscritti all'albo dei periti, nella categoría traduttori e interpreti. Quindi non so niente di quella proposta di legge a cui accenni che propone qualcosa che c'è già in Italia.

Fino a non tanto tempo fa, in molti Tribunali italiani chiunque si assumesse la responsabilità per una traduzione poteva asseverarla. Si sono verificati in questi anni tanti casi di traduzioni mendaci, dichiaranti il falso, che hanno interessato la Procura della Repubblica presso i vari Tribunali italiani. E questo non è tendenzioso, è la pura realtà. Per questo motivo, in molti Tribunali si è adottata la misura di far asseverare solo determinati soggetti, ovvero:

- traduttori CTU iscritti all'albo del Tribunale
- traduttori iscritti al Ruolo dei Periti ed Esperti della Camera di Commercio
- traduttori iscritti ad associazioni e registri nazionali di rilevanza pubblica (AITI, ANITI, Unilingue, Federlingue)

Del resto, quando le traduzioni sono eseguite in Italia, tanti Paesi del mondo richiedono che a firmare la traduzione sia un traduttore iscritto, non chiunque.

Francamente trovo abbastanza logico che le traduzioni ufficiali possano essere firmate e timbrate solo da traduttori professionisti che dimostrino la loro qualità, vista la responsabilità che con il giuramento di una traduzione il traduttore stesso assume.

Detto ciò, non ho capito per nulla il significato di quest'ultima parte del tuo post, fra l'altro scritta in modo sgrammaticato.


L'approvazione è un passo nella direzione di una maggiore certezza per i contendenti stranieri e uno stato corretto per traduttore giurato e interprete. L'approvazione non sembra un giorno troppo presto a venire. Tribunali interpretare e risparmia su tutti i lati di allarme. "Non può essere giusto che il giudice rapidamente come un usciere giura per ottenere una sentenza o di un interrogatorio di un sospetto interpretato
FACCIAMOCI SENTIRE ! ALZIAMO LA VOCE contro queste proposte ridicoli ed indecenti !


Quello che sarebbe invece auspicabile è che le associazioni di categoria si muovessero presso il Ministero, in modo che noi potessimo firmare e timbrare le nostre traduzioni seduti comodamente nel nostro ufficio senza perdere così tanto tempo nelle cancellerie del Tribunale, peraltro sempre più in difficoltà per la mancanza di personale. Come in altri Paesi, basterebbe che il traduttore professionista che ha dimostrato le proprie qualità e competenze, depositasse presso un ufficio pubblico la propria firma. Se uno risulta iscritto non occorrerebbe andare in Tribunale a fare niente. Ciò comporterebbe modificare anche la legge sulle marche da bollo, che se non vogliono togliere dalle traduzioni giurate, almeno potrebbero essere pagate in modo virtuale.

Saluti
María José Iglesias

[Modificato alle 2017-03-23 09:59 GMT]


 
Magdalena Legerska Brighetti
Magdalena Legerska Brighetti  Identity Verified
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Sarebbe davvero una gran bella cosa, Mar 23, 2017

Magdalena Legerska Brighetti wrote:quello che propone María José Iglesias ed evitare le ore di fila al Tribunale per ottenere un timbro che alla fine lo fanno a chiunque si presenti ad asseverare , almeno qui a Bologna.

María José Iglesias wrote:

Buongiorno Aur,

non ho capito francamente il senso del tuo post, fra l'altro inserito in un topic aperto nel 2004 che girava attorno a un argomento completamente diverso.

In Italia non esiste un albo professionale di traduttori, nel senso di un ordine professionale, visto che comunque il nostro lavoro non è limitato ai confini locali. I vari Tribunali, tuttavia, hanno un elenco di traduttori iscritti all'albo dei periti, nella categoría traduttori e interpreti. Quindi non so niente di quella proposta di legge a cui accenni che propone qualcosa che c'è già in Italia.

Fino a non tanto tempo fa, in molti Tribunali italiani chiunque si assumesse la responsabilità per una traduzione poteva asseverarla. Si sono verificati in questi anni tanti casi di traduzioni mendaci, dichiaranti il falso, che hanno interessato la Procura della Repubblica presso i vari Tribunali italiani. E questo non è tendenzioso, è la pura realtà. Per questo motivo, in molti Tribunali si è adottata la misura di far asseverare solo determinati soggetti, ovvero:

- traduttori CTU iscritti all'albo del Tribunale
- traduttori iscritti al Ruolo dei Periti ed Esperti della Camera di Commercio
- traduttori iscritti ad associazioni e registri nazionali di rilevanza pubblica (AITI, ANITI, Unilingue, Federlingue)

Del resto, quando le traduzioni sono eseguite in Italia, tanti Paesi del mondo richiedono che a firmare la traduzione sia un traduttore iscritto, non chiunque.

Francamente trovo abbastanza logico che le traduzioni ufficiali possano essere firmate e timbrate solo da traduttori professionisti che dimostrino la loro qualità, vista la responsabilità che con il giuramento di una traduzione il traduttore stesso assume.

Detto ciò, non ho capito per nulla il significato di quest'ultima parte del tuo post, fra l'altro scritta in modo sgrammaticato.


L'approvazione è un passo nella direzione di una maggiore certezza per i contendenti stranieri e uno stato corretto per traduttore giurato e interprete. L'approvazione non sembra un giorno troppo presto a venire. Tribunali interpretare e risparmia su tutti i lati di allarme. "Non può essere giusto che il giudice rapidamente come un usciere giura per ottenere una sentenza o di un interrogatorio di un sospetto interpretato
FACCIAMOCI SENTIRE ! ALZIAMO LA VOCE contro queste proposte ridicoli ed indecenti !


Quello che sarebbe invece auspicabile è che le associazioni di categoria si muovessero presso il Ministero, in modo che noi potessimo firmare e timbrare le nostre traduzioni seduti comodamente nel nostro ufficio senza perdere così tanto tempo nelle cancellerie del Tribunale, peraltro sempre più in difficoltà per la mancanza di personale. Come in altri Paesi, basterebbe che il traduttore professionista che ha dimostrato le proprie qualità e competenze, depositasse presso un ufficio pubblico la propria firma. Se uno risulta iscritto non occorrerebbe andare in Tribunale a fare niente. Ciò comporterebbe modificare anche la legge sulle marche da bollo, che se non vogliono togliere dalle traduzioni giurate, almeno potrebbero essere pagate in modo virtuale.

Saluti
María José Iglesias

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Federica Perrotta
Federica Perrotta
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Formazione seria traduttore online Jul 27, 2019

Approfitto di questo interessante scambio di idee per riportare a Cecilia l’utilità di un master online, ad esempio nel mio caso, mi sono laureata in economia internazionale nei miei bravi 5 anni di università statale, Ma la carriera aziendale non si adattava bene alla mia vita di mamma e ora con due bambini da seguire Sono alla ricerca di un modo per acquisire competenze specifiche nella traduzione che è poi sempre stato ciò che volevo fare. Un master online per me è magnifico perché po... See more
Approfitto di questo interessante scambio di idee per riportare a Cecilia l’utilità di un master online, ad esempio nel mio caso, mi sono laureata in economia internazionale nei miei bravi 5 anni di università statale, Ma la carriera aziendale non si adattava bene alla mia vita di mamma e ora con due bambini da seguire Sono alla ricerca di un modo per acquisire competenze specifiche nella traduzione che è poi sempre stato ciò che volevo fare. Un master online per me è magnifico perché posso studiare e prepararmi quando i bambini sono impegnati o dormono ecc. a questo proposito chiedo a tutti voi di indicarmi un master valido se qualcuno ne conosce uno, anche attivato da enti o università straniere. Grazie !

Cecilia Di Vita wrote:

Stefania Scodrani wrote:


In più c'è un altro fatto, e cioè che quando il prof. D'Aurizio deciderà di smettere, non ci saranno più corsi di traduzione ON LINE, dato che questi corsi sono stati preparati da lui personalmente e non ne esistono e non ne potranno esistere altri di questa portata. Forse ci sono altri corsi on line, ma non possono che essere solo teorici, perché per la parte pratica bisogna che ci sia un traduttore professionista dall'altra parte del computer per revisionare e insegnare a seguito di esperienza quarantennale.


ma scusate... sarò anche tradizionalista e conservatrice ma non vedo perché uno dovrebbe seguire un corso di traduzione on line... e la buona, cara, vecchia università statale? Quella che mi ha fatto sudare per cinque anni su 32 esami con ben 12 ore settimanali di lezioni pratiche di traduzione (oltre a moltissime altre ore di preparazione accademica in senso stretto, senza le quali, a mio parere, la formazione di un traduttore non è completa)? Come si può pensare di diventare traduttori a questa maniera? Mi sembra che si cerchi sempre di trovare delle scorciatoie per faticare di meno... per raggiungere il massimo dei risultati con il minimo dello sforzo.... e sinceramente lo trovo piuttosto insultante e offensivo.

Scusate se sono campanilista e difendo quello che è stato il mio percorso formativo (non voglio assolutamente dire che questo sia l'unico modo per diventare dei buoni traduttori, anzi...) però dico che se uno decide di impegnarsi, dedicandosi con lo studio alla traduzione, beh, forse questi corsi ON LINE, per buoni che siano, forse non sono esattamente la cosa migliore.

Come sempre, parere personale e soggettivo e, in quanto tale, discutibile.

Ciao!
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